Requisiti per la pratica Professionale

Per i professionisti del settore dopo la laurea (o formazione equivalente) è indispensabile svolgere o aver svolto un percorso triennale da 1.200 ore (com’è nella maggior parte del mondo) improntato all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze, come richiesto del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), per un profilo specialistico afferente ad un solo linguaggio artistico di vertice (occorre, dunque, essere formati o in musicoterapia o in arteterapia o in teatroterapia o in danzamovimentoterapia o in drammaterapia ma non in linguaggi artiterapici integrati, poiché ciò, sebbene oggetto di diversi master universitari, va a scapito della specializzazione e, di conseguenza, della professionalità dell’operatore). Il monte ore formativo, richiesto come prerequisito, deve essere articolato tra studio teorico, laboratori pratici, tirocinio e supervisioni. I professionisti devono inoltre curare la formazione permanente e assicurare l’informazione trasparente sulla propria formazione e sulla propria pratica professionale.

L’arte terapeuta, che ha una formazione di tipo psicologico alla base, svolge la sua attività principalmente in ambito socio-educativo e sanitario e possiede dei requisiti in più rispetto all’arteterapeuta che non proviene dall’ambito psicologico e medico.

In comune con gli arteterapeuti non psicologi deve avere senz’altro:

a) conoscenza dei fondamenti teorici delle metodologie arte terapeutiche;

b) conoscenza e pratica costante di diverse tecniche espressive (in base alle competenze personali possono essere visive, plastico-pittoriche, fotografiche, musicali, corporee, vocali, teatrali);

c) conoscenza di un adeguato insieme di metodiche arte terapeutiche che gli consenta di elaborare progetti operativi in relazione al tipo d’utenza, allo spazio operativo in cui opera, o nell’ambito di progetti integrati d’intervento che prevedano anche il contributo d’altre figure professionali come quelle d’insegnanti, psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, neurologi, tecnici della riabilitazione, infermieri professionali, psicopedagogisti o in base a specifico invio.

In più lo psicologo/psicoterapeuta arteterapeuta deve possedere:

a) conoscenza delle principali implicazioni psicologiche (affettivo – cognitive) riguardo la dimensione creativa;

b) conoscenza delle principali teorie dello sviluppo dell’individuo con particolare riferimento all’evolversi della capacità creativa del soggetto;

c) conoscenza dei fondamenti della psicopatologia con particolare riferimento alla sua espressione attraverso dei medium visivi, musicali, corporei;

d) avere una formazione in grado di permettergli di individuare tra i suoi utenti, anche in caso di utenza non esplicitamente patologica, i soggetti a rischio psicopatologico.

e) avere un’adeguata formazione psicologica che lo renda capace di sostenere una relazione con un utente che soffre di un grave disagio relazionale e comunicativo.